“Il legislatore dovrà dividere la città in dodici zone, fissando innanzitutto il luogo sacro a Estia, a Zeus e ad Atena. Questo, chiamato Acropoli, sarà circondato di mura e da esso si irradieranno le dodici parti in cui è divisa la città e l'intera regione”. (Platone, Le Leggi)

C. Muscato, La questione delle dottrine non scritte e

l’esoterismo di Platone

La   questione   delle   dottrine   non   scritte   ha   dato   luogo   a   un   acceso   dibattito   sul   senso   ultimo   da attribuire   alla   filosofia   platonica.   Tale   dibattito   presenta   due   posizioni   principali:   la   prima, sostenuta   dalla   scuola   di   Tubinga,   attribuisce   alla   dottrina   platonica   un   carattere   sistematico e   definitivo;   l’altra,   sostenuta   dagli   oppositori   dell’interpretazione   di   Tubinga,   ritiene   che   la filosofia platonica non può essere considerata una dottrina sistematica e chiusa. In   conseguenza   di   questo   dibattito,   è   emerso   il   problema   del   Platone   esoterico   e   del   significato da   attribuire   al   concetto   di   “esoterismo”.   La   scuola   di   Tubinga   sostiene   che   esiste   un   “Platone esoterico”   ma   afferma   che   tale   aggettivo   indica   semplicemente   l’insegnamento   riservato   da Platone   ai   discepoli   all’interno   del   l’Accademia,   escludendo   con   ciò   il   significato   iniziatico implicito nel termine stesso. Il   libro   non   nega   completamente   nessuno   dei   due   punti   di   vista   ma   sottolinea   che   più   che rifiutare   il   carattere   iniziatico   della   filosofia   platonica   è   necessario   mostrare   come   l’essenza dell’iniziazione   consiste   in   una   conoscenza   che   non   è   semplicemente   eruditiva   ma   implica   una effettiva realizzazione coscienziale.

Indice

- Introduzione Lo stato della questione Certezza o non dogmatismo? La concezione dell’esoterismo nell’interpretazione di Tubinga L’esoterismo platonico non indica la semplice appartenenza alla Scuola La decisione di Platone di non scrivere sulle cose ultime è filosofica mente fondata La dimensione iniziatica dell’esoterismo platonico La   conoscenza   esoterica   non   è   intesa   come   fatto   puramente   mentale   ma   coinvolge   la totalità dell’essere Attualità dell’esoterismo - Conclusioni - Appendice: L’esoterismo oltrepassa i limiti spaziotemporali
Titolo: La questione delle dottrine non scritte e l’esoterismo di Platone Autore: C. Muscato Editore: Associazione Ecoculturale Parmenides Luogo: Roma Anno: 1994 Pagine: 144 Prezzo: € 11,00 ISBN: 88-85405-43-6
Il    volume    fa    parte    della    Collezione Vidyā   e   si   trova   in   Libreria.   Qualora non   risultasse   disponibile,   può   essere richiesto   direttamente   all’Associazione Ecoculturale Parmenides, e-mail: associaz.parmenides@gmail.com
“Il legislatore dovrà dividere la città in dodici zone, fissando innanzitutto il luogo sacro a Estia, a Zeus e ad Atena. Questo, chiamato Acropoli, sarà circondato di mura e da esso si irradieranno le dodici parti in cui è divisa la città e l'intera regione”. (Platone, Le Leggi)

C. Muscato, La questione delle dottrine non

scritte e l’esoterismo di Platone

La   questione   delle   dottrine   non   scritte   ha   dato   luogo   a   un   acceso   dibattito   sul senso   ultimo   da   attribuire   alla   filosofia   platonica.   Tale   dibattito   presenta   due posizioni   principali:   la   prima,   sostenuta   dalla   scuola   di   Tubinga,   attribuisce   alla dottrina   platonica   un   carattere   sistematico   e   definitivo;   l’altra,   sostenuta   dagli oppositori   dell’interpretazione   di   Tubinga,   ritiene   che   la   filosofia   platonica   non può essere considerata una dottrina sistematica e chiusa. In   conseguenza   di   questo   dibattito,   è   emerso   il   problema   del   Platone   esoterico   e del   significato   da   attribuire   al   concetto   di   “esoterismo”.   La   scuola   di   Tubinga sostiene   che   esiste   un   “Platone   esoterico”   ma   afferma   che   tale   aggettivo   indica semplicemente   l’insegnamento   riservato   da   Platone   ai   discepoli   all’interno   del l’Accademia,   escludendo   con   ciò   il   significato   iniziatico   implicito   nel   termine stesso. Il   libro   non   nega   completamente   nessuno   dei   due   punti   di   vista   ma   sottolinea che   più   che   rifiutare   il   carattere   iniziatico   della   filosofia   platonica   è   necessario mostrare   come   l’essenza   dell’iniziazione   consiste   in   una   conoscenza   che   non   è semplicemente eruditiva ma implica una effettiva realizzazione coscienziale.

Indice

- Introduzione Lo stato della questione Certezza o non dogmatismo? La concezione dell’esoterismo nell’interpretazione di Tubinga L’esoterismo platonico non indica la semplice appartenenza alla Scuola La    decisione    di    Platone    di    non    scrivere    sulle    cose    ultime    è    filosofica mente fondata La dimensione iniziatica dell’esoterismo platonico La   conoscenza   esoterica   non   è   intesa   come   fatto   puramente   mentale   ma coinvolge la totalità dell’essere Attualità dell’esoterismo - Conclusioni - Appendice: L’esoterismo oltrepassa i limiti spaziotemporali
Il       volume       fa       parte       della Collezione    Vidyā    e    si    trova    in Libreria.    Qualora    non    risultasse disponibile,    può    essere    richiesto direttamente           all’Associazione Ecoculturale Parmenides, e-mail: associaz.parmenides@gmail.com

Titolo: La questione delle

dottrine non scritte e

l’esoterismo di Platone

Autore: C. Muscato

Editore: Associazione

Ecoculturale Parmenides

Luogo: Roma

Anno: 1994

Pagine: 144

Prezzo: € 11,00

ISBN: 88-85405-43-6